Review: SLV torna su Mutual Rytm con l'EP “Fleeting Dreams”

Innovatore della scena techno italiana, SLV torna su Mutual Rytm con un EP che conferma la sua capacità di unire potenza analogica grezza e profondità cinematica, caratteristiche che già lo avevano portato a distinguersi nelle precedenti release sulla stessa label e sulla storica Soma Records di Slam.

Il produttore siciliano continua a muoversi lungo una linea personale, dove pad distorti, ritmiche ipnotiche e melodie sottili si intrecciano in una tensione costante tra meccanico e organico. Fleeting Dreams è un progetto che lavora sulla precisione ma non rinuncia all’emozione, sulla funzionalità senza perdere introspezione. Ogni brano aggiunge uno strato alla sua identità sonora, restituendo un EP compatto e coerente, che si percepisce come un viaggio unico.

L'EP nasce come corpo unico di sei tracce, più due bonus digitali, tutte scolpite con la sua consueta precisione tecnica: ritmiche ipnotiche, soundscape in evoluzione, distorsioni che si intrecciano alla melodia e una tensione sospesa tra meccanico e organico. SLV sembra lavorare su un’unica scultura sonora, limando dettagli e densità più che costruire climax prevedibili, e ogni brano apre una diversa angolazione del suo linguaggio: da caldo e avvolgente, a glaciale e futuristico, passando per il cupo e introspettivo, fino ad arrivare all'elettrico e carico di energia, oserei dire quasi sarcastico.

Le due tracce digitali ampliano ulteriormente lo spettro, con drum più incisivi, vocal seducenti e synth loop che mostrano la sua anima più diretta. Il risultato è un EP che mette insieme precisione e sentimento, energia e spazio, confermando SLV come uno dei produttori techno italiani più capaci di coniugare forza funzionale da club e sensibilità emotiva. Un lavoro compatto, maturo e estremamente coerente, che ribadisce la direzione della sua visione techno.