Dove Gira: Isoma
A una manciata di KM da Firenze, Lorenzo custodisce tra i suoi box la passione più pura, libera e in un certo senso artigianale per la musica, che lo accompagna dall'adolescenza.
Non ci avevo mai pensato, ma in un certo senso il proprietario di un negozio di dischi veste con la sua musica l'appassionato che varca la soglia della sua bottega. L'artigianalità e la passione che si cela dietro la ricerca, sono infatti le chiavi con cui Isoma ha aperto le sue porte otto anni fa. A una manciata di chilometri da Firenze, Lorenzo Fortino ha dato vita a un piccolo ecosistema composto da suoni e microsolchi, che abita in modo semplice e genuino proponendo la musica secondo il suo gusto.
Forse è anche essere passato da un negozio di abbigliamento prima di ideare Isoma, che rende Lorenzo così attento ai dettagli e alla cura della scelta della musica che vive nel suo negozio. Per i DJ che vanno a Firenze, Isoma è tappa obbligatoria: lì puoi trovarci ogni sfumatura di musica elettronica, ma non solo. Lo spazio è intimo e curato: ogni disco sembra essere al suo posto e tutto incorpora lo spirito di purezza e artigianalità della musica in vinile, a partire dal logo, un piccolo ricamo fatto da ago e filo.
Le influenze musicali di Lorenzo fanno sì che nel suo negozio si possa trovare una varietà di generi per accontentare un po' tutti. Lui stesso, come produttore, ha spaziato dall'ambient sperimentale alla techno. Ma la "pluri-influenza" di generi di Isoma non abita solo l'interno del negozio: la serranda avvolgibile del negozio, che raffigura Lorenzo intento a calare un paniere di vinili dalla finestra, è stata dipinta dal rapper e pittore Mario Farina aka Castí.
Anche a Lorenzo abbiamo chiesto quale disco raccontasse al meglio il suo negozio, e lui ci ha risposto così:
"ll disco che rappresenta Isoma al meglio è Aquaplano 03 di Nuel (Manuel Fogliata). È uno dei dischi a cui sono più legato e che mi ha fatto capire tante cose quando uscì nel 2011, riguardo alla personalità e al non avere mai compromessi. Nuel è stato uno dei produttori italiani più creativi e geniali che questo paese abbia mai avuto, nonostante in tanti qui in ltalia non gli abbiano riconosciuto il vero valore culturale che meritava. Una copia di quel disco è incorniciata in negozio con una sua dedica, e ogni volta che mi fermo a leggerla capisco quanto lui credeva in quello che faceva… ciao Manu."
Come e quando è nato ISOMA?
L'idea di aprire un negozio di dischi è nata nella mia testa molti anni fa, all'età di 19 anni più o meno, ma soltanto dopo questo progetto è riuscito a prendere vita.
Nel luglio 2016 lavoravo in un negozio di vestiti, Tommy Hilfiger a Firenze, e un giorno Andy Hilfiger, uno dei fratelli che si trovava in vacanza in città con la famiglia, passò al negozio a fare una visita. Raccontò di come il brand fosse influenzato dalla musica, per esempio attraverso i legami con alcuni artisti hip hop. Tutti temi a cui ero molto interessato e che, in un certo senso, conoscevo già.
La sera tornando a casa pensai un po' e disegnai la bozza del logo “lsoma” su un foglio. Fu facile perché mi bastò unire il nome e il cognome di una persona importante per me, mia nonna “lsotta Maretti”. L'impronta che volevo dare al negozio era proprio ispirata a lei e al suo approccio artigianale in ogni ambito. Quella sera avevo capito che stava arrivando il momento di fare finalmente una cosa mia.
Per un anno la misi da parte, continuando a fare un altro lavoro fino a quando si presentò l'occasione giusta. La mamma di un amico lasciava questo piccolo fondo ad Antella, un paesino in zona mia, alla periferia di Firenze Sud; a quel punto avevo già tutto in testa e a settembre 2017 sono partito in questa difficile - non era mai esistito un negozio di dischi in questa parte di Firenze - ma stimolante avventura.
Cosa influenza maggiormente la tua selezione?
La selezione di Isoma è composta da dischi usati e nuovi. Per quanto riguarda l'usato, in base agli stock che acquisto può capitare musica di tutti i generi, dagli anni 60 circa a ora.
Sul nuovo scelgo ogni disco in base al mio gusto personale, ed essendo una persona fuori dagli schemi e di mente aperta non sono focalizzato su un solo genere, ho sempre bisogno di portare in negozio qualcosa di originale, che mi colpisca. Scelgo i dischi in base a questo, non in base a cosa potrebbe vendere e funzionare commercialmente punto sulla qualità in maniera soggettiva. Poi naturalmente la selezione viene influenzata da tutto ciò che rientra nel "raggio elettronico" che può suonare un DJ.
Come vengono suddivisi i dischi all'interno del negozio? Credi che la tua scelta di suddivisione influenzi la ricerca dei clienti?
l dischi all'interno sono divisi per genere, alcuni per stock così da mostrare gli ultimi arrivati. Li suddivido in ordine alfabetico per ogni cesta, e forse sono l'unico o uno dei pochi negozi di dischi al mondo che non ha i prezzi scritti sopra... non perché siano più cari, anzi! Ma perché ogni disco (soprattutto l'usato) voglio sempre ascoltarlo davanti al cliente e fare il prezzo più onesto in base alle condizioni.
Lo spazio all'interno del negozio è ridotto, quindi cerco di stare più ordinato possibile, anche se non è facile. Sicuramente la suddivisione all'inizio può spiazzare, ma poi, una volta ricevute le giuste spiegazioni, è molto facile trovare tutto, anche in maniera veloce.
Gli spazi sono due. Nella prima stanza ci sono scaffali, ceste di legno e una postazione per l'ascolto con due giradischi Technics 1200 e un mixer Formula Sound FF - 4000. L'impianto è lo stesso che utilizzo per gli in-store e le occasioni speciali durante tutto l'anno.
La seconda stanza (che io chiamo backstage) permette di stare seduti sul divano con ottime cuffie e un giradischi Mixars STA. Viene usata principalmente dai DJ per ascoltare i dischi con la massima calma e tranquillità.
Come vedi la scena elettronica della tua città? Che tipo di evoluzione c'è stata da quando hai aperto?
La scena elettronica della mia città sta migliorando secondo me. Un negozio di dischi porta una persona giovane a scoprire cosa potrebbe ascoltare di "nuovo" e a essere incuriosito a riguardo, quindi più posti come questi ci saranno e più la cultura e l'approccio musicale di una città migliorerà.
Avendo appunto due etichette discografiche indipendenti, Futop Musica e Connessioni, sono il primo a invogliare le persone a crearsi la propria strada nella musica elettronica, cercando di far arrivare il suono della nostra città il più lontano possibile e in maniera coerente con chi siamo.
Da Isoma ci tengo che siano sempre presenti tutte le etichette fiorentine, tra cui Angis Music, Sublunar, Quindi Records, Mystic Transfers, e poi tutte le altre etichette che secondo me hanno progetti interessanti in ltalia o di artisti italiani all'estero. Il tutto è condito da altre label di produttori che seguo e stimo.
l DJ che passano regolarmente o sono passati di qui sono molti: Samuele Pagliai, Paquita Gordon, Jane Fitz, Marcellus Pittman, Francesco Farfa, Joe Claussell, Brian Harden, Dj Rolando, Kuniyuki Takahashi, Marco Folco, Dj Rou e tanti altri. Ultimamente, grazie sicuramente ai dischi fatti e al passaparola tra DJ nella scena elettronica, molti dei maggiori esponenti stranieri vengono qui per conoscermi e per cercare dischi da suonare.
l generi che vanno di più in negozio sono House, Techno, Electro, Ambient e alcune cose ltalo Disco.
Come ti immagini il futuro di ISOMA?
ll futuro di lsoma va e andrà di pari passo anche con la mia musica, più interesse ci sarà per quello che faccio con le mie (nostre - quando con altri produttori) uscite, e più il negozio prenderà credibilità nella direzione coerente e in continua evoluzione che porto avanti da anni con il mio percorso.
Per il resto mi sto impegnando a fare ascoltare alle persone tutta la bella musica che rimane nascosta: quello è il mio intento e lo farò sempre con piacere.
Le fotografie sono di Tommigzz
