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Dove Gira: Trenta3giri

Trenta3giri nasce come record store domestico: un appartamento aperto al pubblico dove la selezione di vinili di Vincenzo convive con tempi i lenti dell'ascolto condiviso e una dimensione volutamente intima.

  • Alessandra Sola
  • 17 December 2025
Dove Gira: Trenta3giri

Cosa c'è di più intimo che ascoltare i propri dischi avvolti dal tepore del proprio salotto? Più intimo per un digger appassionato, intendiamoci ;)
Si può immaginare Vincenzo abbia pensato esattamente a questo quando ha dato origine a Trenta3giri in Via Bernardo Gaeta 22 a Salerno, un insolito record shop contenuto nelle quattro mura di un appartamento. Lì la selezione si mischia con un non so che di cozy, di curato ma allo stesso tempo molto libero, dove i clienti possono prenotare le loro sessioni di digging e trascorrere il tempo cercando tra i Kallax i dischi che più li rappresentano in quel momento. Probabilmente la magia di avere uno spazio così particolare dove diggare, sta proprio nel potersi spogliare di ciò che può influenzare la ricerca, rendendola un momento dettato dalla stessa passione che ha smosso Vincenzo nel creare Trenta3giri nel 2017.

Oggi il digging rischia di diventare un gesto veloce, quasi distratto, ma Trenta3giri sembra tendere nella direzione opposta. Qui si entra sapendo che servirà tempo, che ci si fermerà più del previsto, che forse non si uscirà con quello che si cercava all’inizio. L’appartamento diventa un filtro naturale, toglie rumore, abbassa le aspettative e lascia spazio all’ascolto vero. Ed è forse proprio lì, in quella dimensione raccolta e senza pressioni, che la musica torna a parlare la stessa lingua di chi la sta cercando e, probabilmente, la stessa lingua con cui parlarono a Vincenzo in quell'appartamento-record store di Berlino nei primi anni 2000 che gli fece voglia di creare il suo a Salerno. Forse è per questo che quando gli abbiamo chiesto un disco di rappresentanza del suo negozio, ha risposto:

"È un disco vecchio al quale sono molto legato, il primo disco di un'etichetta Berlinese, Lossless. La traccia è Anthony Georges Patrice – Parallel Romance."

Come e quando è nato Trenta3giri?

Avendo due sorelle più grandi, sono cresciuto ascoltando i loro dischi dei Duran Duran, R.E.M., The Cure, Madonna... fin da molto piccolo sono stato quindi affascinato dai dischi e grazie a un caro amico DJ, ho conosciuto il mondo delle discoteche, dei club e della musica elettronica. Da lì, il passo ai primi giradischi è stato brevissimo.

Trenta3giri è nato tanti anni fa nella mia testa. Durante il mio primo viaggio a Berlino, credo nel 2006/2007, mi ritrovai in un negozio di dischi che era in un appartamento al primo piano di un normalissimo palazzo: fu davvero incredibile! Pensai tra me e me: “Quanto sarebbe bello poterlo avere a Salerno!” Poi, tra il 2015 e il 2016, con il boom dei primi e-commerce, piccoli e privati, mi venne l’idea di un vinyl store online.
Nello stesso periodo decisi di cambiare aria e, dopo qualche mese trascorso a Milano, andai dalla mia migliore amica (una terza sorella) a Torino. Lì trovai il proprietario di “Gravity Store”, un negozio di dischi che ora purtroppo ha chiuso, che accolse me e la mia idea con entusiasmo, dandomi tantissime dritte e consigli. Furono dei giorni bellissimi e finalmente diedi un nome e un logo al mio sogno.

Grazie alla mia migliore amica, che tra le tante sue doti è anche un’artista circense, ideammo il logo dello store.
Idealmente, tutto prese forma da un velocipede e da un aneddoto vissuto insieme a Firenze mentre ne guidava uno, gentilmente prestato dal proprietario di un negozio di giocoleria.
Unimmo, con il pensiero, l’immagine di un velocipede a un 33 e da lì Trenta3giri.

Trovato il nome, fatto il logo, cominciai a strutturare il sito e a marzo del 2017 finalmente trenta3giri.com era online.
A quei tempi, vivendo ancora con i miei genitori, avevo organizzato il magazzino nella mia cameretta, dando vita una parete di Kallax Ikea piena zeppa di dischi. Indubbiamente il primo periodo è stato particolarmente duro; il primo ordine mi arrivò dopo più di un anno di attività.
All’epoca Instagram non era ancora improntato verso il business e farsi conoscere nel mondo sconfinato di internet era più complicato.
Devo dire che proprio la trasformazione dei social network per il business ha influito tantissimo sulla mia visibilità, che anno dopo anno cominciava sempre più a crescere.

Il covid poi ha rivoluzionato completamente tutto e, dopo il forzato periodo di lockdown, ho deciso di trasferirmi e strutturare un appartamento di cui una parte è adibita a negozio di dischi. Iniziavo a dargli un preciso luogo fisico, trasformando il digitale dell’e-commerce nel reale dello store in un qualunquissimo appartamento (proprio come avevo visto a Berlino!).
Nel 2021 purtroppo ho dovuto ricominciare tutto da capo a causa di un incendio al server dove c’era anche il mio sito.
Avevo perso tutto il lavoro di anni e, per di più, poco dopo la mia cagnolina Philippa si ammalò e morì.
Mi crollò completamente il mondo addosso, ma grazie ai miei genitori, mia sorella e la mia migliore amica non ho mollato e ho ricominciato praticamente da zero.

Fortunatamente i miei clienti e i miei followers non mi hanno abbandonato e, anche se con qualche mese di ritardo, ho ripreso l’attività potendomi così concentrare sul prossimo passo: le in store session. In tanti anni ho avuto il piacere di instaurare tantissime amicizie, inizialmente virtuali che si sono poi trasformate in reali. Ho cominciato a invitare amiche e amici DJ da tutto il mondo, inizialmente con appuntamenti saltuari che oggi si sono trasformati in tappe fisse mensili.
L’idea era quella di creare dei piccoli friendly party pomeridiani per incentivare il movimento cittadino e creare una piccola community di DJ amici e clienti. Ci divertiamo, insomma!

Cosa influenza maggiormente la tua selezione?

L’anima del negozio è sicuramente quella di un DJ store. Cerco di improntare la selezione sull’elettronica a 360°, focalizzandomi prettamente sulla qualità. House, techno non ho parametri o generi musicali precisi, la musica è sempre in continua evoluzione. Ho deciso di trattare prettamente dischi nuovi perché è sempre bello trovare nuovi artisti ed etichette.

Come vengono suddivisi i dischi all’interno del tuo negozio? Credi che la tua scelta di suddivisione influenzi la ricerca dei clienti?

Sicuramente la mia selezione ha dato l’immagine che volevo per il mio store. Ormai i clienti hanno capito cosa possono trovare o ordinare, se momentaneamente sold out. Ogni scaffale ha un suo stile: dalla minimal house alla dub techno. Considerando lo spazio, tendo sempre a fare digging su appuntamenti, così i clienti hanno tutto il tempo per ascoltare i dischi magari con un caffè o una biretta.

Come vedi la scena elettronica della tua città? Che tipo di evoluzione c’è stata da quando hai aperto?

Per tanti anni Salerno è stata una piazza importante nella scena elettronica; dopo il covid purtroppo le cose sono un po' cambiate, ma devo dire che una piccola evoluzione la sto cominciando ad avvertire. Molti giovani ragazzi e ragazze da tutta la provincia di Salerno vengono ad acquistare i dischi qui, tantissimi da tutta la regione e, con la vicinanza della costiera Amalfitana e Cilentana, durante il periodo estivo passano anche molti clienti stranieri. Direi che negli ultimi anni gli acquisti dei miei clienti sono molto centrati sulle sonorità tech/progressive, deep/minimal

Come ti immagini il futuro di Trenta3giri?

Ho tante idee che mi frullano in testa. Sicuramente mi auguro che Trenta3giri possa diventare un punto di riferimento per DJ e amanti della musica elettronica in generale, ma sopratutto uno spazio di condivisione con nuove community.

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