Dove Gira: Ultrasuoni Records
Ultrasuoni è uno di quei luoghi che hanno accompagnato la città nei suoi cicli più intensi. Un presidio elettronico che continua a scegliere, filtrare e custodire suoni con la stessa autenticità del primo giorno.
Ci sono negozi di dischi che scelgono di radicarsi nello spazio e nel tempo, senza farsi trasportare dall'inevitabile evoluzione della musica. E poi ci sono quelli che attraversano quartieri, scene e generazioni portandosi dietro lo stesso nucleo incandescente: la ricerca. Ultrasuoni Records sembra, a tutti gli effetti, fare parte della seconda categoria.
A Marco, (intercettabile come Marcolino nelle line up internazionali di party e festival) che ne è la mente, le braccia e il cuore, non interessa troppo che il suo sia un negozio "vetrina". Lo spirito underground che dal 2021 abita Ultrasuoni di Via Dei Marsi 24/a, zona San Lorenzo a Roma, si respira in ogni angolo. La sua dedizione per l'universo elettronico si sente arrivare da lontano, dagli anni '90 e i primi 2000, in cui la scena musicale sociale e rave era ancora centro goliardico - e politico - di una Roma molto più attiva di oggi.
Dal microspazio di Monti pre 2015, ai giorni dello Städlin, fino all’approdo nel 2021 a San Lorenzo, Ultrasuoni è sempre rimasto fedele alla sua natura: un luogo dove il disco è un gesto, una scelta, una parte del passato e del presente allo stesso tempo. E dove Marco, con il suo modo schietto e diretto di raccontare la musica, continua a tenere in vita un’idea semplice ma potentissima: far circolare buona elettronica, indipendentemente dalle mode o dai cicli della città.
Per questo nuovo episodio di Dove Gira, Marco ci apre le porte del suo Ultrasuoni Records. Per "ascoltare" a pieno la sua anima, in cuffia vi consigliamo di mettere Smith N Hack – Falling stars. Quando abbiamo chiesto il perché questo disco rappresentasse a pieno Ultrasuoni, Marco ci ha detto:
"Spase Warrior è uscito appena aperto il negozio e ricordo che ne abbiamo prese molte copie rispetto a quante ne prendevamo di solito per altri release... Oggi è un disco che sta fisso nella mia borsa, e che suono per le situazioni speciali."
Come e quando è nato lo shop?
Ultrasuoni Records Roma è nato ad aprile 2007, sulle basi di Ultrasuoni Records Torino, che ai tempi era il maggior distributore import in Italia e mio unico fornitore. Fino al 2014 il negozio si trovava in pieno centro, a Rione Monti, piccolino ed essenziale. Dal 2015 sono partito con un altro progetto di un cocktail bar/mini club, nella zona di Ponte di Ferro, una sorta di concept store intimo e curato. Dal 2021, dopo vari problemi e il covid, abbiamo riaperto a San Lorenzo, la nostra attuale casa.
Cosa influenza maggiormente la tua/vostra selezione?
Ultrasuoni è specializzato in muscia elettronica: trattiamo techno, house, electro, wave, ebm, industrial, idm, electronic, ambient, new age, drone, experimental, downtempo, balearic, cosmic, leftfield, nu disco, italo disco. La selezione viene fatta esclusivamente da me, scegliendo i dischi dai tantissimi distributori con cui lavoro ed etichette indipendenti auto distribuite. A volte prendiamo degli stock second hand per ampliare la scelta.
Come vengono suddivisi i dischi all’interno del negozio? Credi che la tua scelta di suddivisione influenzi la ricerca dei clienti?
Vendendo principalmente dischi nuovi, gli arrivi settimanali, quindi le novità, sono solitamente esposte sulle pareti in vista, che vengono poi mano a mano spostati nello stock e suddivisi per generi. Credo che questa disposizione possa semplificare la ricerca del cliente, che può comunque sempre affidarsi a me per qualche consiglio, prima di ascoltare i dischi nelle nostre tre postazioni di ascolto, con Giradischi Technics 1210, amplificatori Rotel e puntine e cuffie Audiotechnica.
Come vedi la scena elettronica della vostra città? Che tipo di evoluzione c’è stata da quando hai aperto?
Parlare della scena della musica elettronica nella mia città mi viene difficile. Ultrasuoni ha vissuto tanti cambiamenti, i periodi più belli sono sicuramente quelli dal 2007 al 2014. Testimone di quel bel periodo, è stato un muro in negozio in cui i DJ nazionali e internazionali che passavano di lì lasciavano la loro firma. Forse, a quei tempi, la scena romana era un po' più popolata di artisti che venivano da diverse parti d'Europa e non solo. Oggi, comunque, ci sono sempre cose interessanti da fare, anche se la scena clubbing sfortunatamente è cambiata. C’è chi resiste con i vecchi metodi (e fa anche molto bene), e poi sembrano esserci le nuove generazioni che usano fare feste spot: location sempre diverse o comunque senza cadenza settimanale, che non ti permettono in ogni caso di fare un buon lavoro artistico. Questo è anche dovuto al fatto che non ci sono più strutture e spazi adatti e gli imprenditori che investono in questo tipo di attività sono sempre meno. In generale, non sono mai stati sostenuti dai comuni, dallo stato e da chi si occupa della cultura giovanile... Meglio parlare di Ultrasuoni, va!
La nostra clientela, oltre ai fedeli nel tempo di ogni età, è rappresentata anche da tanti turisti che fanno tappa obbligatoria e dai DJ da tutto il mondo che vengono a suonare nei club romani.
Comunque è stato gratificante vedere clienti e amici, romani e non, che son cresciuti musicalmente anche grazie ad Ultrasuoni, e oggi sono affermati DJ internazionali.
Come ti immagini il futuro di Ultrasuoni?
Ultrasuoni oggi è un negozio fisico, uno shop online e da qualche anno anche un distributore con molte etichette in esclusiva worldwide, a cui sto dedicando molto tempo. Ci sono molti progetti in fase di realizzazione, e che miglioreranno sicuramente tutto ciò...
Tutte le foto sono di Iulia Padureanu
