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Fedele abbatte i confini tra club e teatro con “Beyond Borders (The Symphonic Experience)”

Quando l’elettronica incontra l’orchestra sinfonica, il risultato non è una fusione ma un vero e proprio cambio di prospettiva. Fedele firma un live set che trasforma hit conosciute in viaggi cinematografici, dove il dancefloor dialoga con la solennità della musica colta.

  • Alessandra Sola
  • 19 December 2025
Fedele abbatte i confini tra club e teatro con “Beyond Borders (The Symphonic Experience)”

C’è un punto preciso, sospeso nel tempo, in cui il battito della cassa incontra l’onda lunga degli archi. È lì che nasce “Beyond Borders (The Symphonic Experience)”, il nuovo progetto live di Fedele è pensato come un’esperienza che va oltre le categorie, oltre i generi, oltre le aspettative.

Non si tratta di una semplice contaminazione, ma di una riscrittura radicale del formato DJ set. Fedele reimmagina brani iconici trasformandoli in paesaggi sonori ampi e cinematografici, dove le sue architetture elettroniche si intrecciano con una vera orchestra sinfonica. Archi lussureggianti, fiati possenti e percussioni profonde amplificano l’impatto emotivo, muovendosi in perfetta sincronia con le sue texture elettroniche.

Il risultato è un’esperienza immersiva che rompe il muro tra sala da concerto e club, portando la solennità della tradizione classica dentro una narrazione contemporanea fatta di ritmo, tensione e movimento. Dai climax sinfonici alle progressioni elettroniche più pulsanti, “Beyond Borders” si muove come un organismo vivo, capace di coinvolgere pubblici diversi in un unico flusso emotivo.

Questa visione è il naturale proseguimento di un percorso artistico costruito con coerenza e curiosità. Fedele ha attraversato ogni livello della scena dance globale, partendo come DJ locale tra Hip-Hop, RnB e Soul, fino all’ascesa internazionale con gli Agents Of Time, progetto hardware-driven che lo ha portato a pubblicare su etichette come Correspondant, Ellum Audio, Afterlife e Obscura.

In parallelo, il suo cammino solista lo ha visto esplorare territori sempre nuovi, dalle release su Turbo Recordings di Tiga alle derive electro sperimentali firmate Sharp Felon, fino alla composizione di colonne sonore live per il cinema insieme al regista Alessandro Piva. Un approccio istintivo e profondamente emotivo, che mette la musica al servizio delle idee e non il contrario.

Con “Beyond Borders (The Symphonic Experience)”, Fedele compie un ulteriore passo avanti, dimostrando come l’elettronica possa dialogare con l’orchestra senza perdere intensità, fisicità e identità. È una dichiarazione d’intenti, ma anche una celebrazione del potere universale della musica di unire linguaggi, culture e generazioni.

Un progetto che non chiede di scegliere da che parte stare, ma invita semplicemente ad ascoltare. E a lasciarsi attraversare.

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